Sentenza del 10/03/2017 n. 6185 - Corte di Cassazione - Sezione/Collegio 5

Massime

IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO IVA - ACCERTAMENTO E RISCOSSIONE - ATTRIBUZIONI E POTERI DEGLI UFFICI IVA - RICHIESTA DI DATI NOTIZIE DOCUMENTI - MODALITA' RETTIFICA DELLE DICHIARAZIONI - ART 44 DEL DPR N 441 DEL 1997 - DIFFERENZE INVENTARIALI - NOZIONE - PRESUNZIONI DI CESSIONE E DI ACQUISTO DI BENI IN EVASIONE D'IMPOSTA - PROVA CONTRARIA - ONERE DEL CONTRIBUENTE - IRRILEVANZA ESTERNA DELLA CIRCOLARE DELLA AGENZIA DELLE ENTRATE

In tema di imposte sui redditi, le istruzioni impartite dall'Agenzia delle entrate, con la circolare del 2 ottobre 2006 n. 31/E, operano nei confronti dei verificatori in fase accertativa, ma non possono influenzare il giudizio sulla legittimità dell'accertamento compiuto, cui sono applicabili, in caso di "differenze inventariali", le presunzioni di cessione e di acquisto dei beni in evasione di imposta, di cui all'art. 44 del d.P.R. n. 441 del 1997, annoverabili tra le presunzioni legali cosiddette "miste", che consentono, entro i limiti di oggetto e di mezzi di prova stabiliti a fini antielusivi, la dimostrazione contraria da parte del contribuente.

Massima trata dal CED della Cassazione


Sentenze in tema

Altre sentenze aventi potenziale rilevanza sul tema.

in tema di accertamento delle imposte sul reddito, in caso di "differenze inventariali" ovvero differenze registrabili tra le quantità di merci giacenti in magazzino e quelle desumibili dalle scritture di carico e scarico, operano le presunzioni di cessione e di acquisto dei beni in evasione di imposta, annoverabili tra le presunzioni legali cosiddette "miste", che consentono, entro i limiti di oggetto e di mezzi di prova stabiliti a fini antielusivi, la dimostrazione contraria da parte del contribuente, il quale è tenuto a provare, con le modalità tassativamente indicate dagli artt. 1 e 2 del D.P.R. n. 441 del 1997, che la contrazione registratasi nella consistenza del magazzino è frutto dell'impiego produttivo dei beni e non di cessioni o acquisizioni non contabilizzate

In tema di accertamento delle imposte sul reddito, gli scostamenti tra le giacenze risultanti dalla contabilità e quelle effettivamente presenti in magazzino, sono annoverabili tra le presunzioni di cessione e di acquisto dei beni, legali miste ai sensi del D.P.R. n. 441 del 1997 , che consentono, entro i limiti di oggetto e di mezzi di prova stabiliti a fini antielusivi, la dimostrazione contraria da parte del contribuente, il quale sarà tenuto a provare, con le modalità tassativamente indicate dal legislatore. Massima redatta a cura del Ce.R.D.E.F.

In tema di accertamento delle imposte sul reddito, in caso di "differenze inventariali", ovvero differenze registrabili tra le quantità di merci giacenti in magazzino e quelle desumibili dalle scritture di carico e scarico, operano le presunzioni di cessione e di acquisto dei beni in evasione di imposta, di cui all'art. 44 del d.P.R. 10 novembre 1997, n. 441, annoverabili tra le presunzioni legali cosiddette "miste", che consentono, entro i limiti di oggetto e di mezzi di prova stabiliti a fini antielusivi, la dimostrazione contraria da parte del contribuente, il quale sarà tenuto a provare, con le modalità tassativamente indicate dagli artt. 1 e 2 del d.P.R. n. 441 del 1997, che la contrazione registratasi nella consistenza del magazzino è frutto dell'impiego produttivo dei beni e non di cessioni o acquisizioni non contabilizzate. Massima tratta dal CED della Cassazione.

In tema di accertamento delle imposte sul reddito, le presunzioni di cessione e di acquisto dei beni, poste dall'art. 53 del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633 (e dal d.P.R. 10 novembre 1997 n. 441), sono annoverabili tra le presunzioni legali "miste", che consentono la prova contraria da parte del contribuente, ma solo entro i limiti di oggetto e di mezzi di prova prefigurati dal citato art. 53, e da quest'ultimo previsti ad evidenti fini antielusivi.

Massima tratta dal CED della Cassazione

In tema di accertamento delle imposte sul reddito, trovano applicazione, in virtu' del principio di unitarieta' dell'ordinamento, le presunzioni di cessione e di acquisto dei beni rinvenuti nel luogo o in uno dei luoghi in cui il contribuente esercita la propria attivita', poste in materia di IVA dall'art. 53 del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633; tali presunzioni, peraltro, non operando in via diretta ed immediata in materia di imposte dirette, non sono da sole sufficienti a giustificare l'accertamento, ma necessitano di ulteriori riscontri, adeguati alla disciplina delle singole imposte; inoltre, trattandosi di presunzioni legali relative, annoverabili tra quelle c.d. miste, e' consentita la prova contraria da parte del contribuente, ma solo entro i limiti di oggetto e di mezzi di prova indicati dall'art. 53 cit., e da quest'ultimo previsti ad evidenti fini antielusivi. *Massima tratta dal CED della Cassazione.

Registrati al nostro portale per accedere al motore di ricerca delle sentenze.

Registrati

Sentenze

Sentenze nel nostro database:
507,035

Cerca

Giudici

Giudici nel nostro database:
2,876

Cerca

Autorità

Tribunali nel nostro database:
331

Cerca

Sentenze.io 2023